venerdì, marzo 07, 2008

Bang

Bang... un colpo in testa.
Un colpo ALLA testa.
Sono morto, sono sicuro. Sono morto.
Non ricordo come.
Non ricordo perche'
Ma devo essere morto.
Non c'e' altra spiegazione.
Quella che vivo e' una esistenza vuota. Un guscio senz'anima.
Non sento emozioni. E una paura fortissima di avere il futuro alle spalle.
Questa e' la punizione per chi ha sfidato Dio?
Questa e' la punizione per aver pensato?
Deve essere cosi'. Deve.
Altrimenti non ho ragioni. E se questo e' il Purgatorio, io voglio l'inferno. Credo di essermelo meritato infine.
Ma voglio sentire qualcosa.
Ridatemi i sensi.
Ridatemi il tatto.
Il gusto
L'olfatto.
Ridatemi un cuore. E pure un nuovo cervello.
Spiacente ho perso lo scontrino. Pago. Giuro che pago.
Scegliete voi la moneta.
Pago.
Voglio solo uscire dal torpore di questo Negroni.
Ho paura che ogni desiderio sia l'ultimo.
Cosa succedera' quando avro' il brevetto?
Cosa restera'?
Per chi restero'?
...
Non restero', questa e' la risposta.
Mi spaventa quasi piu' di me.
Chiudere gli occhi sul buio.
Ma questa e' vita?
Niente preoccupazioni, niente affanni. Ovattata beatitudine. I sensi avvolti nella lana di roccia. Isolati termicamente dal calore umano.
E solo per aver pensato.
Ma e' un gioco e' tutto un gioco. Tra un po' si resetta tutto. Una vita in meno e si rincomincia.
A volte e' piu' la curiosita' di sapere che c'e' dopo.
Spingere la cloche, l'altimetro che schizza e le lancette che corrono.
Come quelle del mio tempo. Sto sprecando il mio tempo.
Il mio tempo
In questa citta'
Quale citta'
Non e' una citta'
E' una gabbia per i sensi.
Niente.
Mi trafiggo con uno spillo ma non sanguino neanche.
Questa citta' non esiste.
Queste persone non esistono.
Io non esisto.
E' tutto sbaglito.
E' evidente che e' tutto sbagliato
Tabula rasa.
L'esperimento e' fallito miseramente.
E se non riprovassi piu' la stessa intensita'?

No no spegniamo il cervello.
Accendiamo la tivu
voglio essere calciatore
voglio un SUV...

Tutto ma non questo.
Non il vuoto.
L'universo non e' in cielo, e' nel mio stomaco. e si espande.
I pianeti si allontanano, la forza di attrazione si affievolisce. le stelle si spengono colpite da gocce di pioggia che raffreddano il nucleo. Sfrigolano. In silenzio sfrigolano. Fanno fumo. Una colonnina di fumo incerta si alza. Riflette sul percorso. Si piega e inorgoglita si rialza. Un fumo che vuole diventare nebbia ma resta la patetica imitazione di se stessa. Poi si spegne.
E poi silenzio.
E vuoto.

E bang...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non avere i sensi. i cinque sensi. dev'essere orrendo.
anche non averne solo uno, dev'essere orrendo.
bello.bello.bello.

Frasco! ha detto...

E' che non mi fido di usarne meno!