venerdì, giugno 27, 2008

Parisienne

Ovvero quando due ricordi, cosi', per caso, si intrecciano.





[E tutto il resto e' solo un
blabla...]





giovedì, giugno 26, 2008

God saves English breakfast

mercoledì, giugno 18, 2008

Tutti Pazzi Ai Murazzi!

sveglio.
sono le sei circa
gli occhi fanno un po' di fatica a mordere ancora i sogni tra le ciglia e la coscienza si concede una pausa di rilassante nuoto nell'alcool
il dramma e' che mi riprendo subito perche' lo so che se sono le sei e mi sono appena svegliato un motivo grave ci deve essere...
no non e' l'italia che passa il turno
no non sono io che lavoro
il motivo mi passa di fianco con la mia tshirt addosso un mugugno e' l'unica mia espressione possibile
il come sia arrivato a questo mi costa qualche minuto ma non per la memoria che si rifiuta
piuttosto cosa mi abbia portato a violare quelle setteootto regole consigli e suggerimenti che di solito ti danno quando stai irrimediabilmente per compromettere lo status quo delle cose
ovvero

la donna incaricata di valutarti nel tuo nuovo lavoro e' ubriaca persa nel tuo letto

a ritroso la strada e' viscida e scivolosa come l'ultimo cicchetto di assenzio prima di mettersi in macchina la sua e portarla a casa la mia per evidente incapacita' di intendere e volere se non quella di stendersi e vomitare
stupida caciara in piazza che colpa ne ho io se l'unico posto che proiettava la partita era un decente bar sul lungo po con consumazione di luna gratuitamente annessa
che poi un daiquiri lei e negroni io per festeggiare il secondo goal e negroni io e mojito lei che con l'aperitivo ci stano bene
e che l'aperitivo doveva essere di gruppo
ma due persono sono ancora un gruppo
no perche' se non te la senti possiamo rimandare non c'e' problema
va bene tra cinqueminuticinque passo a prenderti al pam

Stop

ora come spiegare tutto ad ale che mi aveva minacciato sul non fare cazzate? e in effetti cazzate non ce ne sono state
il che di per se e' un'enorme cazzata
del resto se bisogna colpire per far male meglio quando si e' lucidi per ricordare poi mi avanza ancora da qualche parte quello che si chiama rispetto
per me stesso piu' concretamente
intanto raccolgo i cocci via sms...saranno tre lunghi giorni prima di sparire [ancora] destinazione UK

ma tanto io ho la mia Tour Eiffel qui sul letto accanto a me...
[segue foto che non c'e' essendo la macchinetta lontana dalla portata del mio braccio]

lunedì, giugno 16, 2008

Cartadiriso

Approfitto delle urla da scopata di qualche finestra piu' in la' per rubarne un po' per me, e brindare alla voglia che ho di sentire il mio nome esalato da un'altra bocca.
Quel
Fraaa...FRAAA
lento, con leggera inflessione di bimba che ti tira i lembi della camicia per attirare l'attenzione, voce lamentosa che mal cela un sorriso dell'anima, accompagnato da denti che si scoprono e odorosi capelli e occhi che tintinnano.
E Lei e' li' seduta nel bagno, phon in mano, occhi sullo specchio per me sulla soglia, ecco quel richiamo solo per sentire che ci sei, piacevolmente inutile.

Maledette pareti di cartadiriso.

Frasco

domenica, giugno 15, 2008

13 minuti

13 minuti, il tempo di impacchettare tutto in valigia e scappare a Milano per un macrobottellon, di corsa su un cammino di burro come il ferro.
13 minuti il tempo di mettere su le cuffie e ascoltare il silenzio del treno che sobbalza al ritmo del pensiero, che corre forzato lungo neuroni sconnessi.

Perche' girando la testa ho avuto la piacevolissima (leggi con ironia please) sensazione di aver sopravalutato quanto fatto finora?

E nelle insenature della testa si annidano mondi che si agitano, si spingono per farsi largo e rubarsi l'ossigeno. Farebbero di tutto per 13 minuti di popolarita'.

E accorgersi che le stelle fisse cambiano posizione e a volte anche noi che le guardiamo ci ritroviamo dalla parte opposta con il naso all'insu' a fissarle, mani e faccia spalmati su di un vetro. E i ruoli che si invertono, pero' fa un po' piacere quando vedi in alcuni quello che sei sicuro non si possa trovare da nessuna parte. E che tutto sommato negli altri l'effetto e' un po' meno stupido di quando accade a te, ma non ti importa e sei felice per loro, con una punta di invidia come digestivo.
Che qualcuno immancabilmente ti fa notare.
Ma va bene.
Va bene cosi'.

E sorridi con labbra da ebete per coppie che convivono e anelli che si scambiano.
Quando a suo tempo si rideva della mia vita che ancora non era la mia. E ora la vedi di sbieco tra i cubetti di ghiaccio del mio Negroni nei visi dei Parisiens.

E che quando colpisci per fare male, lo fai per fare male a te stesso e non all'altra. Male dico. E maledico. Soprattutto qualche pensiero che viene a galla, una bolla di ossigeno in una melassa violatorbido.
Ma va bene.
Va bene cosi'.

Chissa' se ora abbia ancora bisogno delle nuove lenti, scure e spesse...

sabato, giugno 14, 2008

E la musica va per i ritmi suoi

Strana sensazione leggere le labbra e percepire suoni incoerenti, e vedere danzare fuochifatui con un ritmo che non e' quello della testa.
Che poi fa molto tempo delle mele.

Merda ho finito le sigarette.

E un regalo formato cartolina in arrivo da Paris...

domenica, giugno 08, 2008

Quando il tempo si annoda

Devosmetterladiperderminelpassatosognareilfuturoerompermilepallenelpresente.
Ragionpercui
Esco.
Frasco

Cancello il passato per vivere in un funambolico presente.
Le donne cessano di esistere per regalarmi una nuova parte di me,quel pezzetto di gene che ci rende indefinitamente incompleti.
La mia sara' una nuova vita dissoluta.
Perche' tanto se devo vivere, almeno faccio danni.
Ora capisco il senso della vita/guerra e ne apprezzo le sfumature fino nel singolo respiro condiviso da commilitoni, fratelli per il tempo di un colpo che fende l'aria. Dove cio' che non e' fratello non esiste e le puttane sono le uniche amiche perche' sincere al soldo.

E seduto in una nuova stanza, con il dove e quanto che contano quanto il menu' del giorno in una mensa aziendale, di un sabato italiano. Si altre due settimane, dieci giorni volendo essere ottimisti. Ottimisti. Ricostruirai ancora una vita?
Forse.
Ma di sicuro butto nel cesso questa. Con un bel sorriso di addio.
Punto.

Torino, in una primaverile giornata di giugno, nel 2 anno post laurea.


sabato, giugno 07, 2008

Attendere prego