mercoledì, luglio 30, 2008

breve break

Perdersi a Dublino

Riprenderemo le trasmissioni dopo il breve break...

lunedì, luglio 28, 2008

Notizie dal fronte – Dublin 28/07/08 cinquemenounquarto

Il Crucco russa, e russa forte.

Sara’ il Jameson, o la Guinness.


Un attimo di brivido. Una leggera sensazione di pentimento, un retrogusto un po’ amaro, per un attimo. In una di quelle serate in cui puoi vivere mille vite che si incontrano tutte al bancone dello stesso bar.


Il VipeRoom. Tutte dopo un sonoro Irish Coffee al Temple bar.

E ce n’e’ abbastanza per dire ammorbidire i sensi, bambagia la musica del pianista. Distillato che cola dalle orecchie fino al cuore scaldandolo un po’. E il pianista lo sa e asseconda.


Fino a Blower’s Daughter.Perche’ gliela chiedo io. Gliela chiede una persona che non dovrebbe esserci. Ma si il mio regalo per il compleanno che non festeggeremo, e che non abbiamo mai festeggiato, il mio regalo che non verra’ mai scartato. Ma mi sento a posto con il flusso del Karma.

E’ una di quelle sere dove puoi tirare i fili del passato e sciogliere i nodi per un attimo, capire tutte le stronzate fatte, capirle fino in fondo, fino al perche’ sei qui in questo momento. Spiegarti tutto per un momento, il tempo di capire e di sentire una lagrima rotolare lungo le dita, e bagnarle un po’. Con la consolazione che domani dimenticherai tutto, che il passato sara’ passato in una notte troppo corta per essere Faust.

Pero’ l’assaporo ora, ho sete di agrodolce.Non voglio fingere a me stesso almeno oggi.Non e’ quello che si chiama pentimento, questo no, ma guardare uno dei miei tanti me, e capire che non mi sarebbe dispiaciuto.


E il fumo del locale e le pareti gialle, gli specchi e i tasti bianchi e quelli neri.


Pensieri giocano a rincorrersi e a superarsi, e fra tutte una.

Che e’ lontana solo per la distanza tra quello che ho in testa e le mani che lo devono scrivere.Chiamerei i Negrita e Paolo Conte e Vinicio come testimoni se servisse a qualcosa.

E gia lo so.

Non resistero’.

Sara’ dolce lasciarsi andare, aprire la bocca e stirare i pensieri per averne uno, coerente e devastante come pochi, di quelli che non ti lasciano alternative e che ti cambiano non appena l’hai intravisto annaspare nella testa.

Perche’ se vedo ora albeggiare, non posso non chiedermi come sarebbe li’ sul mare, quel mare che leggo con le dita.

Si, aspetto solo un intreccio di dita.



sabato, luglio 26, 2008

Relativita'

Almeno ora so dove mandare il trolley e me annesso... Dublino.
Prenotato mentre tentavo di scacciare il Crucco durante il sonno ritrovato.
Ah e torno in Italia martedi*; le belle notizie sono come le ciliege...

*NdF [ Nota di Frasco ] : martedi' passeggero' allegramente dalle 6 am a Dublino, a Birmingham, a Milano e DOVREI riuscire a prendere il primo treno rotta verso sud.
Salvo distrazioni.
Ok dov'e' la mia distrazione?

Corollario.
Ho passato trenta minuti alla finestra perche' c'e' uno spettacolo gratuito di Cheerleading. Nel mio Campus.


Poi sono sceso a fare conoscenza. Ole'.

Il bucodiculodellinghilterra, raduno international di Cheerleading quest'anno.

venerdì, luglio 25, 2008

Siiiii viaggiareeeeeeee

Sto facendo contemporaneamente 4 valige di cui:
2 andranno a Torino
1 a mmm "casa"
1 [il mio fido "bau bau" trolley] mi seguira' sul primo aereo che riesco a prendere.

martedì, luglio 22, 2008

Porcaputtana

4 ore e non ho idea per la presentazione di domani.
Neanche per la mia tesi sono stato cosi' fancazzista.
E almeno li' avevo una valida scusa.
Una bionda valida scusa.

Via di qui

domenica, luglio 20, 2008

Domino

Non capisco come facciano.
Come possono vivere ancora e ancora rivivere brividi sulla pelle.
Tanti neuroni scollegati. Tante isole nella testa.
Possono aver vissuto millesettecentocinquantatre volte, settecentododici volte sentito l'odore e trecentoventicinque quello stomaco che si annoda impazzito senza che un pugno lo colpisca.
Eppure neanche un dejavu. Niente.
Ripartono da zero, bambini che imparano dal nulla.

Sento un domino di emozioni, pronte a disegnare un passato, ad un segnale, qualunque segnale, il primo va giu'. E non si possono fermare. Si propaga dal centro, dallo stomaco, un rumore sordo di acqua che inghiotte, e si perde nella testa.
Ancora e ancora.
E calano sugli occhi, un sipario velluto che si schiude sul gia' visto. Ma e' piu' di questo, sono io che mi sposto, io che rinasco, io che ricresco, che uccido e vengo ucciso.
Poi sbatto le ciglia che si intrecciano per trattenermi.
Poi le riapro...

sabato, luglio 19, 2008

C'erano uno spagnolo un portoghese, un tedesco e un italiano...[non e' una barzelletta]

Dio si e' dimenticato di darmi una coscienza.
In compenso mi paga da bere per il gusto di vedermi rantolare per i buchi di lucidità il giorno dopo.

giovedì, luglio 17, 2008

Sono seduto su una nuvola di fumo odoroso di frutti, inebriato da veleno nelle vene e stordito da uno stupido film in DVD.

Ho i sensi sbrigliati.
E tanti saluti a tutti.

Se telefonando io...

Il cordino del telefono e' tortuoso, ma mai quanto le parole che lo attraversano.

lunedì, luglio 14, 2008

...e 25

Salta in macchina e via, Damien Rice e Buena Vista Social Club quanto basta, direzione dove punta il sole.
Via dall'Inghilterra, via dal grigio nella testa e fuori.
2 macchine e 5 persone in una.
Via verso Cymru e la sua strana lingua, verso finalmente il mio primo bagno con temperature polari [ma mai sfidarmi], un vecchio molo e tanti gabbiani.
Gelati&Zuccherofilato.

M.: Sono felice, finalmente torno una settimana in Italia.
Frasco: Tornerei se ci fosse qualcuno ad aspettarmi.


Ma oggi via tutto, solo io.
E almeno per me, io ci sono sempre.
E c'e' anche una cartolina da spedire.

E' solo qualcosa chiamata felicita'.









domenica, luglio 13, 2008

L'occhio si sofferma quell'istante di troppo, immobile mentre dentro scorre tutto e riavvolge il nastro. E li segue, passo su passo, immobili in mobile abbraccio lungo tutto una stanza, musica per parole non dette. E il film scorre all'indietro, su citta' e mari, su battiti unisoni.
Niente.
Troppo distante.
Troppo lontano per sentire.
L'ultimo lento. da 3 anni ormai.
Faccio seriamente fatica a ricordare, penso di aver saltato con troppa facilita' l'eta' dei Through the barricades. Che pero' sono quelli che vorrei adesso. Intimi di un bacio che non e' bacio e intensi di sesso che non e' sesso. L'occhio di bue puntato su due corpi che si stringono per non cadere dal disco di luce. Il caldo del respiro.
E la Vanoni che canta la piu' falsa delle promesse.

sabato, luglio 12, 2008

...they could sell rice to chineses

Sara' pure vero, ma per la [modica] cifra di 15 sterline [ -.-' ] Frasco porta a casa:
- una bottiglia tres petite di bagnoschiuma ai sali del Mar Morto
- 2 baci
- un numero di telefono
- un appuntamento per domani
- un'amica per il Portoghese accanto a me.

La mia rovina: una commessA ebrea giramondo.
E risa degli spettatori non paganti allo show al banco.

venerdì, luglio 11, 2008

Ch-ch-ch-ch-Changes (Turn and face the strain)

Il valtzer continua, nuovo palazzo, nuovo appartamento.
Dietro quello vecchio.

Ringrazio ancora una volta chi mi ha costretto a fare le valigie per spostarmi di 10 metri.

E anche la sveglia al mattino, perche' questa volta mi toccano prati e boschi, e casette all'inglese.
E una gustosissima finestra che si apre completamente.

Suona strano come il motore della macchina che guidavo contromano per un pub, terrazzino e birra, e un cerbero a tre teste e tre corpi.
Mai pensieri piu' diversi. Mai vite cosi' dissimili che non hanno senso per nessuno ma sono li' a crogiolarsi ad un sole raffreddato.
Una strada per un matrimonio, una per se stessi e una per chi una strada proprio non ce l'ha.
Tre birre e qualche sospetto che si insinua.
Tre birre per capire che qualche possibilita' ce la siamo persa e chissenefotte, ma intanto e' persa.
Tre birre, ma una vita per capire che e' l'eta' che cambia tutto e che cosa ci faccio qui?
C'erano tra birre.

Di notte la stanza si popola, strano direi, strane persone, sono tutti i me, e tutti i se. E' un gioco al massacro e io detesto i giochi al massacro. Chiudo gli occhi per non sentire per non leggere le labbra. Ma sono nella testa, li sento comunque.
[ovviamente]
Chiudi gli occhi ancora piu' forte, solo per sentire le palpebre sbattere come falene.
Dopo un po' vanno via. Basta ignorarli.
Subdoli.
Lasciano tracce.
Dettagli.
Un numero sulla porta.
Una sedia che gira.
Una dignita' in vendita per una sterlina.

Tra un po' non ci sara' piu' posto per nulla...e io fuori dalla stanza.

Mi fumo un'altra sigaretta va.

mercoledì, luglio 09, 2008

Laphroaig & Cola

Niente pone piu' facilmente fine ad un meeting di un bicchiere di Laphroaig [con Cola o liscio per i recidivi], misteriosamente apparso sul tavolo della cucina, ebbro del sapore dei vari drinks.
Devo ricordarmi di proporlo anche domani durante la presentazione del progetto.


It's wonderful, goodluck my baby.

martedì, luglio 08, 2008

No surprises - Radiohead

Quando ti arrivano in regalo 2 e dico 2 bottiglie di Porto scelte da un portoghese, i sensi si sciolgono e i pensieri si incatenano tra loro.
Poi li fai seguire da del salmone scozzese, accuratamente innaffiato da Teriyaki soia e del buon sake' e concludi con del whisky in una nuvoletta di fumo.
E ti apri fino all'essenza ed ad ogni sollevarsi di bicchieri e tazze e barattoli si beve un po' degli altri.

E si e' troppo ubriachi per mentire pure a se stessi, camerati della guerra di ogni giorno. Con sogni che un po' si somigliano e storie che si potrebbero continuare senza ascoltarne il seguito.

Ma sono il piu' grande. E ragazzini mandati al macello non ne voglio.
Pero' se loro riescono a riempirti di prospettive illumnate da lampioni e strade di ciottoli, di gonne e di capelli al vento, forse e dico forse non tutto e' perso. Qualche sogno da inseguire c'e' ancora, e nelle tasche se frugo un tintinnio di sorrisi lo posso ancora sentire.

Chissa' dov'e' ora.
E chissa' quante altre nazioni ancora, ma chissa', magari non aspetto...

domenica, luglio 06, 2008

Quello che appare evidente agli occhi non miei, ci mette un po' ad arrivare alle mie sinapsi.

Perché vorrei avere la pelle non cosi' sensibile tra trasformare una carezza in una fastidiosa contrazione, ma soprattutto la testa salda su ciò che non deve essere.
Non basta distribuire manciate di sorrisi se poi rigurgito emozioni fino a soffocarmi e inizio ad avere paura di incontraLa, soprattutto ad aver paura di sorprendermi a pensarci.

Pero' che bravo attore...

Solo un po' di calore che non mi bruci. Solo un po'. Giusto per non dimenticare com'e' e prometto che non do piu' fastidio non chiedo piu' nulla.
E' solo che non posso passare una vita ad invidiare coppiette.

In the nest of chavs

Club atto secondo ovvero come non toccare il fondo, perche' c'e' probabilmente ancora di peggio.

Un gruppo di lesbiche ha attaccato bottone insegnandomi il linguaggio dei muti.
In una discoteca.
Non ho capito un cazzo.

sabato, luglio 05, 2008

Trainspotting

Puntuale la carica ormonale ha bussato alla porta dopo due Redbull in una notte quasi completamente alcohol free. Quasi completamente perche un doppio vodka lemonade rientra nella categoria dissetanti, se no col cazzo che prendevo la lemonade. Why? Provate voi a dover guidare poi per le strade inglesi con una macchina noleggiata a proprio nome e una assoluta e disinteressata ignoranza delle strade per tornare a casa.

Del resto i presupposti c'erano tutti, stupido venerdi' breve e il dover fare da balia.
Ma con ordine.

Anzi no.

So solo che mi sono ritrovato a gonfiare un coccodrillo in un club.
Da cosa nasce che cosa? Non lo so, non mi interessa. Ma un po' di calore umano fa sempre bene, anche se diventa complessa da gestire la situazione con un coccodrillo tra le mani e un perizoma nell'altra, e in testa una frontierina da festa. E una collana hawaiana per traino.
Farlocca.

Niente numero di telefono. Ma un buon sapore in bocca.
Pero'...
pero' una sgradevole sensazione, insofferenza al tatto e apatia della mente. E fuga.
No, c'e' qualcosa che non va.

Chiudo con il dvd di Trainspotting. A tema.
Frasco, ore 4 e noccioline

venerdì, luglio 04, 2008

Primo appuntamento

E finalmente il primo tete-a-tete mucho caliente dell'Inghilterra, cosi' intenso da concedermi la doppietta subito dopo e sigaretta al seguito lasciandomi esausto...Stirare per la prima volta e' stata un'esperienza ai limiti dell'umana comprensione ovvero come evitare il propagarsi delle pieghe evitando contemporaneamente che la camicia tocchi il pavimento del cucina del campus .
-Dolly mi manchi torna da me!-

Ho bisogno urgente di una presenza femminile che graviti nell'arco di qualche kilometro.

mercoledì, luglio 02, 2008

Prato all'inglese

...e ti accorgi che l'umore lo decidi tu anche mentendo a te stesso.

Ansa

Il paio di scarpe, che come per magilla aveva deciso di viaggiare senza di me, dopo una settimana ha deciso di palesarsi nell'ufficio.

La notizia e' che mi hanno chiamato a quest'ora per dirmelo.
Orpo.