sabato, maggio 31, 2008

Pazzi in spiaggia

Non ce la faccio mi seguono ormai, neanche in spiaggia posso rilassarmi.Perchè un beone ubriaco canta a voce alta, l'altro sta scrivendo queste parole con le voci nella testa.

Ho silurato New Entry, ma l'affondato sono io.

Meno due alla partenza.
...Echissenefotte.


Frasco

giovedì, maggio 29, 2008

E patapam... #2 !

Mondo tucano, a 5 giorni dalla partenza bisogna essere folli...almeno in 2!
Comunque
Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra Io non dimentico il mio mantra...

martedì, maggio 27, 2008

La fantasia delle coppie in spiaggia è senza confini

Proni, la gamba di lei coda che accarezza le sue,
le labbra di lui bollente rugiada per la sua pelle.


Frasco

Ciau Lupin!

Fase 1 - ole'

Il perche' ogni mia azione abbia epiloghi tragicomici e' un mistero, fatto sta che cercavo di nutrirmi della mia citta', e metabolizzarla nello stomaco se non dopo averne seguito la pista di odori e i richiami in lingue antiche.

Che questo sarebbe accaduto a teatro, vedendo Ragu' , spettacolo in vernacolo per poi mangiare con l'attore e altri spettatori NEL TEATRO STESSO un piatto di orecchiette al sugo annaffiate da un buon vinello corposo e' oggettivamente molto improbabile.

E qui non dico di aver riTrovato le origini ma e' un pezzettino del puzzle che incastro dentro...

stupidoblogchenonrispettiglispazichetido!
Abbassce a la marine

Abbassce a la marine se venne u pessce
e tu uaggnedda me non la ue fernessce.

[Rit.] Quande ie bbelle lu prim'ammore
u second ie cchiu megghie angore.

Lu vi lu vi lu vi ca mo se ne vene
che la segaretta m-mocche va facenne u sceme.
[Rit.]

Ninetta me ie sciut'a la fendane
la mamme ie da n'ore che la sta chiame.
[Rit.]

Chiamiinde ce bbelle fiore Marie ie ccusse
ii t'agghia da nu vase sop'a lu musse.
[Rit.]

Sott'o u-arrue de le cerase
ttu nennedda me m'ha da da nu vase.
[Rit.]

Sott'o u-arrue de le ciilze russe
nennedda me nennedda se tenge u musse.
[Rit.]

Sott'o u-arrue de le ciilze bbianghe
mo nennedda me se sta mmett'a cchiange.
[Rit.]

Margarite ce ttiine m-bbiitte
non zo mmenne ma so saitte.
[Rit.]

Matalene ce ttine drete
nonn-e' ccule ma ie' cazzapete.
[Rit.]

La vi' la vi' la vi' ca mo se ne vene
sta senza sottoveste me da velene.
[Rit.]

Chemma Mari alliivete la cammise
m'ha da fa vede' tutt'u paravise.
[Rit.]

Mari' Mari' Mari' ngi-am'a fa na rise
facimece stu bballe senza cammise.
[Rit.]

Il blog... Il mio libretto distruzioni

Riposta tardiva ad una domanda tardiva.

Pensieri un po' sparsi

Perchè un attimo mette indiscussione una vita, perchè le note
pizzicano corde che dimentichiamo di avere, che sono accordate con
l'universo tranne che con noi stessi. Che leggere la parola casa
mentre stai per varcare la soglia mette piombo nel cervello nella
speranza di essere bloccato ai metal detector degli aeroporti.
Perche' forse la casa che non ho è una persona. Ma come bussare alla
porta?

Ho perso le chiavi nelle tasche bucate dell'orgoglio.

Sta esplodendo dentro in milioni di stelle un nuovo big bang, milioni
di note che ancora non esistono e cantano solo un nome. E sulle note
di Aria che ti vorrei dire qualcosa che non c'e' - una volta una
persona mi insegnó -


Frasco

venerdì, maggio 23, 2008

Fase 2 - I saluti agli Zingari d'Italia

... appuntamento a Roma per il weekend?
-oddiomefatemuri-

Mi perdo

Sento che l'universo sta esplodendo, milioni di atomi che si scindono in un mare di silenziosa luce. e li' danzano. L'universo che ho nel mio stomaco, e vorrei affondarci le mani per poterlo prendere e guardarlo abbacinato
Si a volte mi perdo, in giornate come questa mi perdo.

Ciaociao Bitta

Il piu' buon Negroni al mondo (e io posso dirlo)

giovedì, maggio 22, 2008

Fase 1

Fare indigestione di sensi su odori e sapori e sensazioni di Bari...

Il giro del mondo in 13 mesi

Adesso si fa sul serio...
mmm 10 giorni e 2mila euro sul conto, questo e' quanto prima della partenza... mi basteranno?
Ok abolito il sonno per le prossime settimane.
Ah e i saluti...

Notte

Che oggi quando correvo tra i rami verdi non ero solo.
C'erano altri passi accanto ai miei. Dentro ai miei.
Che quando correvo al parco lo sentivo salire, dalle suole, lungo i tendini e fra le fibre dei muscoli, riempire i capillari e le vene, e attaccarsi ai nervi e poi li' al centro, tondo e pulsante li' dov'era il cuore; ora c'e' Lui.
Una sfera che pulsa, sincrona al mio respiro. Che brilla di luce della notte.
E' dentro me, vive di me e si nutre di me.
Piccoli morsi all'anima, per poi vomitarla e sostituirsi a cio' che era.
Scorre tra i muscoli e le ossa, e' carne. E' vivo.
E mi nutre.
Si prende cio' che e' rifiuto, cio' che ferisce e me lo restituisce centuplicato. Nuova linfa.
Vuole me, mi spinge, ancora di salvezza.
Il dolore di dentro diventa forza. Dolore fisico che dona vita.
Sento mille spilli che mi tengono Vivo. Ma non c'e' fatica. I polmoni scoppiano e ancora non basta. La milza e' un pugno chiuso che batte.
Ma e' forza, e' vita.
E' fuoco che brucia d'odio, sono fiamme che non si spengono.

Ha preso le gambe.
Non sono piu' le mie lo so. Ora possono correre libere. Verso o da non fa differenza. Ma correre fino a lacerare. E piu' strappa le carni piu' corre. Perche' e' nulla quello che sento.
E' il mio patto.

Daro' le mie gambe che gli altri possano camminare sui lidi.
Poi le braccia per abbracciare e le mani per sentire palpiti e pelle che si increspa.
Gli occhi per rimanere abbagliati e le orecchie per le dolci melodie delle sirene.
La lingua per incontrare altri suoi simili e giocare a rincorrersi.
Il naso per perdersi tra i vapori dei capelli.
E il cervello per farli impazzire quando li privero' di tutto quanto donato.

Per ogni mia goccia di sangue, cento gocce di lacrime altrui; questo e' il patto.
E' mio figlio.

mercoledì, maggio 21, 2008

Congiunture & Congetture

Ellosapevo...
perche' quando piove, piove munnezza, ti si scoperchia casa e un fulmine becca l'ombrello...

And so it is...

A volte dimentico il mio mantra, pas grave, as usual.

domenica, maggio 18, 2008

Galeotto fu Skype...

Patapam, nuovo vecchio danno... mumblemumblemumble...

sabato, maggio 17, 2008

Ciliegie notturne

Il venerdi' che non ti aspetti si chiude nel primo sole di sabato, in spiaggia mangiando fragole e ciliegie.
E non da solo!

C'e' solo un problema: come spiegare le partenze? Mumblemumblemumble...

giovedì, maggio 15, 2008

Il fattore Tempo

Capita che i ricordi si facciano brandelli di dettagli, contorni frastagliati e sfocati, sbiaditi e sovraespoti
Capita anche che si perdano nel bicchiere colmo di rubino liquido della testa.
Capita.
E galleggiano, li', indecisi, testimoni di un torbido che fu.
Qui il tempo opera una magia, e come un paziente stregone da vita a figure nuove facendoli sedimentare e ricomponendoli sul fondo della testa, appena piu' giu della retina.
Capita di rivivere il passato.
Capita di rivivere un passato che non e' stato e che non esiste se non depositato nel tempo dal Tempo sul fondo del bicchiere e pronto a confondersi ancora ai primi turbamenti dell'anima.
Capita.

lunedì, maggio 12, 2008

Tu is megl che uan

Quando iniziavo ad andare al cinema, intendo assiduamente al cinema, notavo sempre loschi figuri in posizioni defilate, facce svogliate di chi cercava un altro divano e un'altra tivi per addormentarsi. Facce immancabilmente sole, single, alone, seul...
Io ero in coppia o comunque in multipli di uno, mi chiedevo e ribadivo che GIAMMAI sarei finito cosi'. Perche' se al cine ci vai da solo vuol dire che non hai trovato un cane disposto ad accompagnarti.
Oggi ho fatto il salto della barricata. Cioe' l'ho fatto tempo fa ma solo oggi i neuroni hanno fatto contatto, una scottatura che si propaga dalla pelle lungo la mano e su fino alla spina dorsale, concentrandosi per attraversare intonsa il tunnel delle vertebre e riversarsi di fiume in piena nella testa, in cui qualcuno decidera' che forse e' il caso di ritirare la mano e il messaggio risale la corrente. Un salmone.

E oggi i neuroni hanno analizzato, hanno confabulato e cospirato, hanno discusso animatamente e hanno assolto: il cine da soli e' lecito o meglio da soli e' lecito andare al cinema.
L'uovo di colombo e' questo: a certi livelli la singletudine ti porta ad essere un bambino, per cui quello che vuoi vorresti poter prendere con la manina se non fosse per il solertezelante genitore che per non viziare il pupo nega a prescindere. Ecco in questa fase manca il tutore dell'ordine precostituito. Allunghi la manina e prendi tutto, e senza vagiti!
Quindi i signorotti in realta' neanche si ponevano il problema di trovare compagnia. Semplicemente volevano vedere qualcosa. oppure sedersi su poltrone comode e chi mi ama mi segua.
Che in ogni caso non ci sia nulla di male nel farlo, se non fosse solo, povero calimero piccolo e nero e solo.
E' una cospirazione. Il mondo detesta i singles, variabili impazzite e schegge taglienti delle famiglie.
Un single e' per natura recettivo, un grasso insaturo e quindi da purgare. Ed e' giusto che paghi.
Paghi doppio in alberghi.
Paghi il tavolo per due perche' io un tavolo da un posto ma intendo uno solo non l'ho mai visto.

E' un lavaggio continuo, che neanche lo Zio Sam ( Raimi ) si aspettava in They Live. uno stillicidio di messaggi e parole non dette, taciute, non scritte. Il mondo ci plasma, ci uniforma in un esercito di terracotta. Una schiera di idioti (una schiera e' non single) astemi, magri, non fumatori e...
Qual e' il prossimo passo?
Non posso piu' chiudere gli occhi sui brandelli di liberta' che volano via lasciando il corpo scoperto alla merda che piove dal cielo.
Mtv adesso pontifica sui rischi dell'alcool.
Sul fumo non lo scrivo neanche che sarebbe banale.
E i manuali da perfetto adolescente?
Nono c'e' qualcosa che non va, se le pagine piu' belle della storia sono state dipinte con la pazzia e gli eccessi, in un'aria nebbiosa di oppio. Ma a che servono che ormai non le sa leggere piu' nessuno?

Gia' il libero arbitrio, fategli ciaociao con la manina che mi sa che non lo si rivedra' facilmente per le strade.
Che idiota che sono.

sabato, maggio 10, 2008

Prima o poi doveva succedere

Oggi mi sono perso nell'armadio scoprendo tre paia di scarpe bianche in differenti varianti cromatiche, un abito nero gessato fine, un paio di scarpe con ancora su polvere keniota, un clone delle scarpe da running. Tutte misteriosamente sparite dalla scarpiera oltre che dalla mia memoria...

Il Mondo alla rovescia sulla collinetta di fianco al mare

E c'è un cielo di nuvole di zucchero filato tese da un bastoncino di niente e ragnatele volanti tessute da gabbiani e un aereo che ne increspa l'azzurro con spuma lattiginosa.
E il mare zitto
zitto che guarda con me...


Frasco

martedì, maggio 06, 2008

Chambre 414

Il Sole che filtra pigramente dalla finestra e io che preparo la moka elettrica e nella piu' totale nonchalanche scendo le rampe di scale per arraffare la mia copia di giornale gratuito,e risalire in tempo per essere invaso dall'aroma di Illy che si diffonde nel piano.
La porta rossa che si riapre sul mio mondo di tremetripersei, il portatile che canta rete105 con Matisse che Danza alla parete, e finalmente il caffe' con la mia vignetta quotidiana di Calvin & Hobbes...

Paris, un giorno qualunque di maggio del 2005


...momenti di attese risvegliano sopiti ricordi...