venerdì, marzo 28, 2008

Felicita'

La Felicita' e' un piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino a casa di sconosciuti alle tre di notte...
...e trovare all'uscita un triciclo da corsa parcheggiato in doppiafila per strada!

giovedì, marzo 27, 2008

Panta Rei

Provate a guardare dai finestroni di in InterCity - no, non quelli delle cabine, alzatevi e fatevi largo tra le mangrovie di gambe, fate scivolare silenziosamente la porta scorrevole, ignora (si dico a Te) lo sguardo della signora che hai appena svegliato, Ti profonderai in scuse al ritorno, ora lei vuole dormire e Tu hai altro da fare... fermati al primo finestrone difronte a te, non perdere tempo inutilmente, e no, non ti sedere o sarebbe stato tutto inutile, just stop&stare, qualcheminuto in piedi non può farti male e hai un noiosissimo viaggio per riposarti o leggere il libro che fa capolino proprio dalla tua borsa ma ora guarda, non il tuo riflesso, guarda oltre, stopandstare...- una giornata soleggiata, e il riverbero del mare che si infrange sugli scogli sembra d'argento venato di spuma. Quasi la puoi sentire la salsedine e lo iodio che riscaldano i polmoni.Buio.E d'improvviso il Sole ti travolge e ti annega.Buio.Ma ora le pupille e l'iride sanno dello scherzo, sono preparate. E rimani abbacinato ancora, ma da cio' che scorgi. Ancora sole, mare, cielo, stralci di nuvole e scogli, e campanili arrampicati e alberi equilibristi.
Benvenuti sulla costiera ligure.


Frasco

Nuova pagina, vecchi posti.

Nuova pagina, vecchi posti.

Livorno: l'ultima volta ricordo una fuga memorabile lungo l'Italia.
Fuga dal futuro che arrivava lento e un presente che scappava sulle ali di un aereo. Ricordo attese in stazione pur avendo una macchina e un fratello che ospitava in albergo. E allora ricordavo l'unica volta prima in corsa verso Genova verso Milano, per ritrovare gli amici di Parigi e quelli di sempre...
E oggi?
Oggi. Alberghi. Sempre un po' troppo uguali se non guardi dalla finestra.strade.di ferro.traversine sotto i miei piedi.e prati e case che corrono veloci.ma dove cazzo corrono che il bello è rimanere nello stesso posto...
Meglio in macchina.
Viaggio divertente tra tre perfetti sconosciuti: me, Ufficiale&Gentiluomo e Ufficiale&Gentildonna.che poi lorodue stannoinsieme.che poi io e lui siamo fratelli.che poi non c'è stato molto da dire.beh no, almeno mi hanno dato qualche idea carina (leggi lancio da:
q
u
a
t
t
r
o
m
i
l
a
m
e
t
r
i
i
n
c
a
d
u
t
a
l
i
b
e
r
a
giurochelofaccio).
Pero' che strano microcosmo il loro, fatto di regole tutte DETTE.
Ma in due, si sa, è meno MadWorld...


Frasco

Natale

Natale

Ma si puo' volere il Natale in primavera, quel tepore e le lucine bianche che si spengono lentamente per poi rinascere in un guizzo di vita, e il profumo di resina degli alberi di plastica per una sensazione di felicità di plastica in una famiglia di plastica, e i cappotti con i cappucci tirati su e le nuvolette di vaporealitidivita,
e i guanti, e il freddo che punge e la gioia di entrare in una caffetteria calda, e la cioccolata calda con un riccio di panna che affoga lentamente fondendosi in un dolce abbraccio?

Si.


Frasco

domenica, marzo 23, 2008

No Panic!

Questi sono i momenti in cui esco sul balcone e inizio a salutare i passanti.
nonc'e' sono i momenti in cui le parole sgorgano da sole per condividere
niente qui qualcosa di vagamente felice.
sono solo i momenti in cui fermerei il mondo per farlo girare al contrario,
spazi bianchi cosi' solo per divertimento.


Escriveretuttodiunfiatochehorisentitoilmiodemonebiondocheridefinalmentecome
tantiricordifacheioeroeroancoraliconleisullapanchinaechebellissimosiorganizziamo
perandareaPetrachenone'leimae'lacitta'inGiordaniachepero'e'unameravigliameno
meravigliadileiechesembratuttostiagirandocomequandoodapiccologiravisutestesso
eilmondopiu'velocefinoaquandocadevimaridevidifelicita'-chebellochesiridevasenza
alcoolnoncomeorachevoglioesserebambinoperridereancoraconlefarfallenellostomaco-
echesecontinuoacamminareinbilicosullafunequalcunoarrivera'aspingermigiu'matanto
chisenefotteiomidivertocolmiosorrisosenzadentidelgiudiziochegiustamentesirifiutano
dispuntare.Colloquiefotoeamiciepersonaggituttoelavitachebussaallamiaporta.Panico.
Di solito segue un tracollo pauroso.

Ma intanto, musica maestro!

mercoledì, marzo 19, 2008

Iotiannusoeticodificoessereumano - Baustelle

Ieri ero decisamente troppo pieno di ebbrezza per scrive. Decisamente troppo pieno. Ed ebbro. In molti dei sensi.
Ebbro di vita che corre sull'autostrada. Macchina ritrovata e nel cruscotto nascosto un sorriso.
E solo per aver pensato una risposta. La domanda non c'era neanche, ma non potevo buttarla li, una cosa senza senso, senza un senso, che rimanesse scritta per piu' di 7 secondi.

E cosi' ho capito che le scelte non le subiamo mai, ci facciamo comunque parte, ne siamo attori. Se poi agiamo seguendo un filo di perle invisibile che importa dove arriviamo, piuttosto le istantanee scattate ai bordi della strada.


Per questo forse girare per Roma come un turista, ma con abito e cravatta faceva un po' sorridere anche me e ripercorrere passi della prima fuga con amici (e annessa prima truffa allo stadio per il derby) e chiamare R. e S. e salutare i gatti dei Fori, e i Centurioni e S.P.Q.R....


E poi prendere il primo treno rotta per Napule camminando sicuro per via Mezzocannone e piazza Dante, con Garibaldi che ti copre le spalle .
Si, una botta all'autostima.
Mi sento leggero.I pensieri sono leggeri anzi piu' leggeri di me perche' li vedo volare via. Tanti palloncini. Colorati. Di rosso e giallo. Mio Dio il cielo e' invaso da M&M'S giganti.



E in questa sinfonia cammino felice. Verso la macchina. E con la macchina verso la sinfonia. A Bari.
Non ci credevo, e neanche ci speravo.
Dopo la buca di V. e dei suoi ganci, non sarei entrato. Sicuro.
Pero'...
Pero' se e' impossibile, cos'ho da perdere?

E cosi' sono entrato. Un mese fa i biglietti erano esauriti. Io sono entrato. Mi sono seduto. Ho scelto il posto e mi sono seduto. Ho chiuso gli occhi (e no, non ho dormito) e ho respirato profondo.
Ed e' stato bellissimo accorgersi di poter realizzare i propri desideri.

Ad occhi chiusi


Ad occhi chiusi respiro musica.

lunedì, marzo 17, 2008

Stupida Primavera

Improvvisavogliadistringerelebracciaattornoalcaloreumanoedituffarmitracascatedi
capelliodorositralenotediGoodbyePhiladelphia&IHeardYouSinging.Nonvoglioneanche
vedereilvisononvogliosentirenullabastaabusaredellavistaeudito;inventero'nuovisensi
soloperquestomomentoenuoveparoleperraccontarlonellamiamemoria.Sara'ilnuovo
BaciodiKlimt:aliticaldiallinternodiunsilenzioliquido
Punto

Il Cappotto di Astrakan

Ovvero tutte le storie hanno una fine.
In questo caso la fine e' qui sul mio letto, raggomitolata e in cerca di coccole da vero gatto nero.

Ma come ogni cosa, fosse stata facile! E soprattutto qualcuno mi spieghi per quale arcano motivo devo sempre percorrere chilometri e senza le mie scarpine Chicco.
E perche' tutte le strade passano da Napoli...ma non era Roma? Ok quella e' domani ma allora perche' Napoli anche?
Mistero.
Resta il fatto che la svolta alle indagini si e' compiuta a Napoli, tra il caffe' del Gambrinus e i colombi di piaza del Plebiscito. Che ovviamente cercavano di intromettersi nella conversazione telefonica che si rivela essere di per se alquanto complessa...
Ciao G., ti chiamo per uno ehm ehm scambio di cappotti che ci deve essere stato venerdi' ad una festa di laurea...
Seguono frasi incomprensibili...controllo il telefono, controllo di aver chiamato in Italia e poi il colpo di genio, e' uno straniero.
Ah si la mia *uagnedd ha preso un cappotto di panno nero pensava ERA il suo.
Ehm e' cachemire.
Mmm? si con i bottoni si senza etichette.
Ok e' lui.
Tu? Che tieni tu?
Mah senti ho un cappotto marrone topo, da uomo ma e' na schifezza pero' almeno puoi scambiarlo nel caso si faccia vivo qualcuno.
Ah ma io volevo quello della mia ugnedd (e che sono mago Merlino?) Vabbe lo prendo lo stesso.
Allora questo weekend lo scambio?
No, facciamo sabato o domenica! Io fatico - (io invece perdo tempo...)
Ehm ok Dove ci vediamo?
Vieni tu da me, io sono di BITONTO
-.-'

Ora e' tutto chiaro...

Saltando le fantastiche giornate a cavallo del nulla per strade conosciute, arriva domenica.
Le migliori partite si giocano di domenica.
Tifo da stadio: Ale mi dice che sono spacciato.
Mi ritrovero' con qualcosa peggio del marrone topo....
Viva l'ottimismo.
Lo chiamo e mi spara indicazioni che mi avrebbero condotto tranquillamente in Albania al primo svincolo sbagliato.
Poi con la Botomobile (NdF: la mia e' ferma indovina indovinello dove...) si sfiorano velocita' folli: 100 in discesa.
Ma iPhone nelle orecchie e io che canto sotto la doccia penso di poter arrivare dappertutto, ecco a me basta arrivare all'Agip tra Bitonto e SantoSpirito. Facile. Nel caso faccio tutto un rogo!

Arrivo e lo chiamo...
Ma no AVEVO DETTO l'Agip di Bitonto! -.-' (Bitonto Caput Mundi, e io che pensavo di essere nel deserto del Gobi)
Vabbuo' arrivo.
Dopo 300metri (e io che volevo strozzare l'essere dal culo di piombo) altra Agip.
Esce dalla macchina accompagnato (si certo lo minacciavo di che?)
Et voila' il cappottino miooooooooo! Occhiata lampo, si e' tutto in ordine.
Senti ti mollo l'altro. Vedi tu quello che ci vuoi fare, io non ci vedo usi se non pelle di daino
Ok (un ok moooolto perplesso)
E Carramba!
Ma e' quello mio! Avevi detto marrone... (Mo dimmi tu che colore e')
Un altro brillante caso risolto da Frasco Il Bassotto
Ole'

domenica, marzo 16, 2008

Follie di primavera

Vorrei giocare a Shangai con i Mikado, nel mio stomaco.

Stupidi cambi di stagione...

sabato, marzo 15, 2008

Vita Bohemienne - L'inizio della fine

Se...

Conosci la tua vicina
La tua vicina ha validi argomenti
La tua vicina gestisce un pub
Il pub della tua vicina ha vasta scelta di Rum
si, decisamente sei nei guai.

Piccola postilla: cautamente scopro che ci possono essere tanti tipi di finali ma mi perdo sempre lungo la strada.

venerdì, marzo 14, 2008

Maturita'


13/03 L'epifania del giorno.


Mentre vado via da Napoli, ancora una volta, fisso farfalle ancora bachi fra le righe di questo libro.


Ho capito.
Ho capito cos'e' amare.
Ho capito cos'e' amare qualcuno e cos'e' amare il modo in qui qualcuno ci fa sentire.
Ho capito che qualcuno e' solo un pro-nome e quindi intercambiabile pezzo di cuore, valvola che si sostituisce quando si rompe per usura.

La mia macchina l'aveva capito prima di me ma imperterrita continua ad amare Napoli e il suo Lungomare. Al punto da decidere di fermarsi. Quasi in sincronia con me che scatto la foto col cuore. Lei si e' fermata. Ha fermato il suo Tempo e il suo cuore non ha retto.
Ora e' in attesa del pezzo di ricambio. Come me.
Come me fermo a guardare lieve il Mare.
Come gatti che rotolano nel Sole.
Come ieri che guardavo uno spettacolo di teatro della vita solo per me.
Solo per me.



Sono incontri come ieri che fissano le certezze e sbriciolano i biscotti secchi dei dolciastri buoni propositi di vita ordinaria. Mi tengo stretto LA MIA VITA.


Che mi fa camminare a testa alta, sopra le teste degli altri. Che tiene banco e al gioco delle tre carte vince sempre ed e' la Donna in tutte le tre carte.





Citofonare via Caracciolo alla Colonna Spezzata.




*scritto fra le pagine bianche di Seta di Baricco

lunedì, marzo 10, 2008

Il cappotto di Gogol

Ovvero misteri e misfatti in quel di Bari.

Personaggi e interpreti:

Io
Ale
Gio'
Il mio cappotto
Il cappotto color marrone topo
2 uomini misteriosi
Il mio fido Negroni.
E' una storia dai contorni fumosi, ancora piu' incerti se i fumi (e i fiumi) sono quelli dell'alcool.
Potrei iniziare direttamente da venerdi', un signor venerdi', cominciato nella notte del giovedi' e finito senz'altro in tarda mattinata del sabato.
Ma il protagonista ( l' EX MIO cappotto) ne sarebbe defraudato per cui...
EGLI nacque in una sera di tarda primavera cinese, tra gli splendidi giardini in fiore di Suzhou, dove abili sarti cinesi avevano appena finito di copiare il mio VECCHIO cappotto Sisley per dare alla luce il NUOVO cappotto, in cachemire nero, al tatto pelo di gatto nero. E questo per la modica cifra di 50 eurozzi.
Non posso contare le volte in cui passavo il morbido tessuto di pelo e contropelo, a volte direttamente anche sulla guancia appena rasata. Soffice, caldo, nero.
E' vissuto per tutta l'infanzia (ben 8 mesi) li' nella sua terra natia, arricchendosi di profumi dei gigli e dei bao zi, del sushi e dei ristoranti koreani, dell'umidita' dei canali e della torrida estate...
Approdato nella piena maturita' in Italia e' cresciuto tra sontuosi colloqui nelle capitali (della moda e non) in compagnia dei suoi amici di infanzia, gli abiti sartoriali cinesi.
Fino al 7 marzo.
Giorno della grande uscita di tre personaggi: Io, Nutellaman e La Bionda.
Evento storico a cui non poteva assolutamente mancare e per l'occasione tirato e ritirato (dalla lavanderia) a lucido e subito caldo per coprire solamente una camicia.
Grande serata come grandi erano i boccali nell'ordine di:
Sangria
Birra Bionda Doppio Malto
Doppio cicchetto (di cui uno abilmente scroccato) di Pampero.
Al che La Bionda ci saluta, tra risate e divertimento generali.
Ma il dramma sta per consumarsi.
Io e Nutellaman, non paghi delle risate da compagnia maschile e i sorrisini strappati alle passanti, decidono di imbucarsi, armati di preservativo tra i denti, ad una festa di laurea, in cui si sentiranno a proprio agio come un bimbo ad un torneo della bocciofila.
Santo sia il free drink!
Il livello era gia' alticcio quando il cappotto e' stato abbandonato o per meglio dire adagiato soavemente su una poltrona, sotto l'effetto africa generato dall'alcool...
E dopo svariati approcci con differenti entita' dai capelli cotonati e non... il triste rientro alla realta'...
Alle 6 il cappotto aveva cessato di vivere sotto forma di pelo di gatto nero per trasformarsi in un pastrano dal colore indefinibile (almeno da Ale e Me) ribattezzato Marrone Topo.
Ora come spiegare all'umanita' che era sveglia e attiva come uno spettatore dei programmi marzulliani che c'era stato un furto di cappotto? Anzi un omicidio direi. Nel senso che avrei voluto uccidere il colpevole se avessi potuto.
Ma soprattutto in quanto imbucato a chi rivolgermi?
All'amica che ci aveva parlato della festa, facile no?
E l'amica (che sospetto imbucata anch'essa) al suo riferimento e cosi' via...

Alle 6 di mattina.

Ad una festa free drink.

Arraffo il pastrano Marrone Topo e vado via - Meglio avere una merda ehm una merce di scambio e poi non sembrava male... -

Poi caffe',chiacchiera etc etc

Inutile dire che dopo 2 giorni si era formata una presa di coscienza sulla inutilita' di quell'ammasso informe di pelo (che ho scoperto essere lana al 98% e cachemire al 2% - strano considerato che in effetti fa cacare al 100% - ) ho avviato le indagini e cioe' data la mancanza cronica di tempo:
Telefonare ad Ale che ora e' in quel di Padova per il numero della sua amica - Occupato.
Telefonare a Anacardo per chiedere il numero dell'amica di Ale - Occupato.
Telefonare alla ragazza di Anacardo per sapere il numero dell'amica di Ale - Occupato (quasi banale)
Telefonare all'unica altra amica di Ale che abbiamo in comune e che forse conosce l'altra amica di Ale. - Libero!
Ma ovviamente non la conosce...
Cerco online il locale, nell'ordine: sito non raggiungibile e le associazioni (a delinquere) affiliate si rifiutano di passarmi il numero. -.-'
Si libera Ale e mi da il numero, ole'!
Chiamo la tizia in cerca del numero del locale, e lei prontamente chiude con la promessa di chiamare l'amico che ce l'ha. Il numero del locale, non il cappotto!
Mi richiama Anacardo - Troppo tardi, ho quasi tutto, ma gia' che ci sono gli scrocco un soggiorno in settimana a Napoli. Ole'. (sisi proprio ole' -.-' )

Mi richiama la tizia con il numero del locale.
Chiamo il locale.
Risponde il proprietario del locale.
Si qualcuno ha "perso il cappotto"
No non ho il cappotto
Ah ma tu non soi quello che ha chiamato prima! C'e' un'altro cappotto perso!(ehm ehm che gentaglia far sparire i cappotti).
Si ho il numero dell'altro ragazzo, vi mettete daccordo voi.
Ora riepilogando.
C'e' un ragazzo che e' arrivato con un cappotto ed e' andato via senza.
C'e' un ragazzo che e' arrivato senza cappotto ed e' andato via con.
E ci sono io che a mani vuote non so stare.
...
Domani lo chiamo, infondoinfondo sono buono.

Ora posso dirlo quasi con certezza: la mia vita non e' un film, e' una piece teatrale!

Gli Affetti...

domenica, marzo 09, 2008

Propositi per una nuova esistenza

Evitare i contatti.
Se possibile evitare i contatti con le Donne.

venerdì, marzo 07, 2008

Bang

Bang... un colpo in testa.
Un colpo ALLA testa.
Sono morto, sono sicuro. Sono morto.
Non ricordo come.
Non ricordo perche'
Ma devo essere morto.
Non c'e' altra spiegazione.
Quella che vivo e' una esistenza vuota. Un guscio senz'anima.
Non sento emozioni. E una paura fortissima di avere il futuro alle spalle.
Questa e' la punizione per chi ha sfidato Dio?
Questa e' la punizione per aver pensato?
Deve essere cosi'. Deve.
Altrimenti non ho ragioni. E se questo e' il Purgatorio, io voglio l'inferno. Credo di essermelo meritato infine.
Ma voglio sentire qualcosa.
Ridatemi i sensi.
Ridatemi il tatto.
Il gusto
L'olfatto.
Ridatemi un cuore. E pure un nuovo cervello.
Spiacente ho perso lo scontrino. Pago. Giuro che pago.
Scegliete voi la moneta.
Pago.
Voglio solo uscire dal torpore di questo Negroni.
Ho paura che ogni desiderio sia l'ultimo.
Cosa succedera' quando avro' il brevetto?
Cosa restera'?
Per chi restero'?
...
Non restero', questa e' la risposta.
Mi spaventa quasi piu' di me.
Chiudere gli occhi sul buio.
Ma questa e' vita?
Niente preoccupazioni, niente affanni. Ovattata beatitudine. I sensi avvolti nella lana di roccia. Isolati termicamente dal calore umano.
E solo per aver pensato.
Ma e' un gioco e' tutto un gioco. Tra un po' si resetta tutto. Una vita in meno e si rincomincia.
A volte e' piu' la curiosita' di sapere che c'e' dopo.
Spingere la cloche, l'altimetro che schizza e le lancette che corrono.
Come quelle del mio tempo. Sto sprecando il mio tempo.
Il mio tempo
In questa citta'
Quale citta'
Non e' una citta'
E' una gabbia per i sensi.
Niente.
Mi trafiggo con uno spillo ma non sanguino neanche.
Questa citta' non esiste.
Queste persone non esistono.
Io non esisto.
E' tutto sbaglito.
E' evidente che e' tutto sbagliato
Tabula rasa.
L'esperimento e' fallito miseramente.
E se non riprovassi piu' la stessa intensita'?

No no spegniamo il cervello.
Accendiamo la tivu
voglio essere calciatore
voglio un SUV...

Tutto ma non questo.
Non il vuoto.
L'universo non e' in cielo, e' nel mio stomaco. e si espande.
I pianeti si allontanano, la forza di attrazione si affievolisce. le stelle si spengono colpite da gocce di pioggia che raffreddano il nucleo. Sfrigolano. In silenzio sfrigolano. Fanno fumo. Una colonnina di fumo incerta si alza. Riflette sul percorso. Si piega e inorgoglita si rialza. Un fumo che vuole diventare nebbia ma resta la patetica imitazione di se stessa. Poi si spegne.
E poi silenzio.
E vuoto.

E bang...

martedì, marzo 04, 2008

Dimenticate tutto. Guardate Persepolis. Ora dimenticate ancora.

Dimenticate tutto. Guardate Persepolis. Ora dimenticate ancora.

Una notte dove tutto puó accadere.
Se sono avvicinato da un prete
Se so che domani scatteró foto
Se improvvisamente ricordo chi sono e un ghigno si arroca sulle labbra
Se non mi interessa ció che ho perso ma quello che troveró
Se la vita si assesta e lascia la forma su questo vecchio divano

Che strano guardare distrattamente strade nel mondo e scoprire che
fanno parte della tua essenza.
Mentre il pensiero rincorre falene io mi fermo a guardarle fumando una
sigaretta.
La realtà mi scorre attorno ma non mi bagna.

Frasco

domenica, marzo 02, 2008

Il Barone Rosso

Ho un obiettivo ora, come ci sia arrivato e' abbastanza ridicolo ma comunque...

Saro' aviatore

Tra me e il mio sogno ci sono solo 37oo euro, non una grande cifra.
Ma entrare nell'Aeroclub e vedere quei biplani mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco.
Voglio vedere il mondo dall'alto (e farla in testa a tutti ahahahah ) e toccare le nuvole e tuffarmi in picchiata e decidere dove andare senza punti di riferimento e senza strade.

Manca poco, e' cosi' vicino.
3700euro...

sabato, marzo 01, 2008

Gomitare

Gomitare è un'arte.

Ma la mano di tuo padre sulla fronte aiuta parecchio...

Frasco

Frasco e l'alcool - Capitolo tre, quattro etc etc

Iniziamo con una digressione: ieri sono uscito con Margot, che poi sarebbe il Panda, solo versione hard.
Ringrazio che i bicchieri di vino erano solo 4 perche' altrimenti non avrei resistito ai suoi baci sul collo etc etc e oggi sarei qui a lamentarmi e a pentirmi di quello che dovrebbe essere catalogato come puro sesso giocoso e invece sarebbe ricco di implicazioni.

Oggio o per meglio dire ORA che scrivo sotto effetto sbronza sono reduce ma decorato con numerose stelle al valore da una colossale una festa di laurea/compleanno in cui essendo l'unico single normale ho fatto scio' sotto effetto di bombe nucleari da me preparate di cui ricordo:
Aperitivo di prosecco e altro
Vodka liscia, vodka alla pesca e fettine di limone
Cicchetti di pampero e pera come acqua frizzante


Non chiedetemi le quantita' tanto nello stomaco si mischia tutto.

Ricordo solo di aver molestato numerose ragazze con validi argormenti (loro, non io = sederi dalle dimensioni di una forma di pane di Altamura - non so se croccante o meno - )

Morale, ritorno con un semiingegnere che mosso a pieta' aveva deciso di scortarmi a casa.

Comunque sono fiero di me, per la strenua resistenza alle avanches dell'ex, nonostante la mia carica ormonale e del siparettio di oggi, notevole sotto ogni punto di vista.

Ora mi collasso che domani (tra poche ore) sara' una giornata campale nella speranza di non ricordare nulla di oggi e che non emergano particolari scabrosi del mio sproloquio.