martedì, aprile 22, 2008

Tante lettere in fila spesso non fanno una lettera...

Ci voleva uno stupido film,
pero' te la dovevo.
In effetti non abbiamo mai parlato io e te.
Neanche un insulto, nada.
E cominciare adesso con tutti gli anni di arretrati...
Ma e' pur sempre qualcosa.
E non credere che siano scuse, solo e' strano parlarti proprio ora che forse inizi a capire e che i ruoli si invertono.
E cosi' si invertono anche le prospettive e il mondo e' sottosopra e camminiamo a testa in giu' come nelle fiabe.Non riesco a immaginarti, non ho una foto di te. Non so nulla e forse questo aiuta, anche se non ho dubbi sul tuo essere rompiballe considerato il bagaglio genetico. E scusami se ti penso ometto ma in ogni caso ti avrei cresciuto da Lady Oscar, questa e' la mia generazione. Non so tu hai domande? Pero' niente di epico perche non sono bravo con le bugie. Ti posso dire solo una cosa: ci siamo rubati la vita. E spiegarti le mille luci e colori che non abbiamo e' riduttivo, forse pero' questo ci unisce, abbiamo qualcosa in piu'. Non ti chiedero' mai scusa. Allora sentivo di non avere alternativa. Sai si dice che con l'eta' aumenti la saggezza blabla, forse ora sarebbe diverso. Per entrambi. Forse anche per tutti e tre. Ma era allora. Consolati che ti sei portato un pezzettino di me abbastanza per poterci giocare dovunque tu ti trovi adesso, e se puoi salutami il fratellone. Sai le coincidenze... E potrei parlarti dei colori e degli odori mai visti e raccontarti cosa sia nuotare nel cristallo e la neve che scricchiola sotto i piedi. E il sapore della cioccolata e il cucchiaino di Nutella che rimane appicciato al palato. E piegarsi seguendo la traiettoria della curva con la moto con il vento che ti accarezza i pensieri e il sole che scalda l'anima. E la schiuma di mare e il filo d'erba. E i grattacieli brulicanti di formiche e le note che entrano dai pori della pelle. Potrei dirti cosa sia baciare una donna e il suo seno in una maniera che da piccoli si conosce ma che per strada si dimentica. E mille sfumature e riflessi di vita che non esistono ancora le parole ma so che le capiresti uguale con uno sguardo sulla ruga al lato della bocca, mezzo sorriso, perche' e' sempre un mezzo sorriso e sono ottimista che non so cosa sia l'altra meta'. E volare libero da tutti. Questo si. Ti avrei portato subito lassu'. Non Alitalia pero'. Ma ti avrei portato perche' tu possa vedere quanto la terra sia piccola e quanto tutto sommato le leggi sono fatte per essere infrante perche' se il metallo vola allora si puo'. E chissa' che mi avresti insegnato tu, forse che il mare anche se e' calmo e' sempre vivo e che due palle sono noiose ma una e' divertente se la prendi a calci. E l'odore della cacca. Quello sono sicuro. L'odore della cacca. Quella non mia!

Non hai un nome e non lo avrai mai o forse un giorno tu me lo dirai.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cos'è? Un bambino mai nato?

Frasco! ha detto...

Mmm direi... a guardarlo da lontano ... assomiglia piu' ad un post.