martedì, aprile 01, 2008

L'abisso

E cosi' e' arrivato.
Quasi una liberazione.Sapevo, era li' e mi guardava, nascosto tra le emozioni, all'interno di impermeabili socchiusi.Ma gli occhi puntati su di me.Li sentivo assordanti ma non potevo vederli.Non volevo vederli.E non basta essere struzzo che non esistano. Ci sono ci sono. Ci sono sempre. E attendono....hanno pazienza loro. Aspettano il momento. Aspettano la gloria. Aspettano gli onori e gli allori. e subdoli si arrampicano sulle caviglie. si aggrappano a te mentre tenti di correre via e scappare. strisciano viscidi sulla pelle. alghe di mare velenose. ti legano le dita che tu non possa sentire il calore. impestano l'aria con il marcio e calano sugli occhi capelli bagnati di colla. E poi entrano. entrano dalle orecchie te ne accorgi quando diventi sordo ai richiami del mondo. Stasera. si. E' arrivato il downside.
Ora posso trattenre il fiato immobile finche tutto passa, perche' passa. Oppure. oppure?
Queste sono le sere in cui rimpiango di essere uno.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sei uno.
ma non sei uno qualsiasi.
sei te.
sei con te.
.nessun abisso.
.respira.non trattenere il fiato.
.senti l'aria che ti attraversa.
quest'abisso ha per caso il sapore della solitudine?

Frasco! ha detto...

ha il sapore della disfatta. La solitudine e' agrodolce

Anonimo ha detto...

Mi sa che hai più pazienza di loro.

Frasco! ha detto...

Mah insomma, io non me la sento tutta sta pazienza. Se invece ti stai offrendo volontaria che ne hai anche per me...

Frasco! ha detto...

mmm da lucido vedo che sei senzapazienza... come non detto.