sabato, gennaio 19, 2008

Back to past

Pigro sabato pomeriggio, dopo una settimana esplosiva.
Io ho ripreso a fare la pallina da ping pong, sballottata tra una vita e il suo opposto, pendolo di Newton immobile pur essendo in moto.

Sono partito e sono tornato, ho staccato per un po' la spina riattaccandola due minuti dopo il mio rientro, certi atteggiamenti sono in noi, anzi noi siamo gli atteggiamenti che abbiamo e non potremmo essere altrimenti. Seguiamo un solco tracciato tanti anni fa e ci illudiamo di essere liberi quando invece risaliamo la corrente.

Ho visto qualcosa di unico, il piu' tenero tra i diavoletti biondi in viaggio con il papa'. Lui, il papa' sicuramente ingegnere (panza, occhialini e calvizie incipiente... devo temere? ) giovane forse sui 34, 35 anni, l'altro poco piu' che un ometto, ovvero 6 anni, abbastanza per avere delle idee proprie e poterle esprimere e troppo poco per essere stato traviato dalla quotidianeita'.
Non un momento di incazzatura alla cancellazione del volo, non un momento di noia, non un lamento ma tanti, tanti, tanti sorrisi.
Lui premuroso ma non soffocante, l'altro curioso della vita.
E sull'aereo l'apoteosi: si siedono sull'altra fila, seduti vicino con tre poltrone a disposizione.
Realizzato che non e' un bus e durante il volo non sarebbe salito nessun altro, il Papa', si sposta (dato che per definizione Pupo = Finestrino senza eccezioni) e il Diavoletto lo guarda e...

D. : Papa' dove vai?
P. : Mi sposto cosi' siamo un po' piu' comodi!
D. : Ma io voglio il mio Papone vicino!!!

E' inutile dire quanto abbia invidiato il Papa' che fortunatamente ha capito da se l'importanza di quelle parole.
Voglia di paternita'? No, non credo o forse si o forse sono solo i miei ricordi piu' remoti che prendono vita, in uno spettacolo che non avrei mai creduto di guardare. E mi rendo conto di tante cose...

Sul resto del viaggio tutto bene, a parte diluvi universali e camminate a piedi sulla strada provinciale con valigia al seguito...
Anche rivedere I. & P. futuri sposi e' stato bello, anche se una docciafredda per i miei ormoni, ma va bene, e' il tempo che passa e le storie che si affermano fanno sempre piacere.
Poi c'e' A., evvabbe e' un peccato che non sia una donna... ma com'e' passato il tempo per lui! Certo le vacanze sono lontane ma puo' essere che il lavoro ti cambi dentro cosi' tanto?
Ma perche' continuo a sentirmi comunque diverso dagli altri?

E perche' invece mi sento sempre piu' uguale a L.? No, per la mia sanita' mentale gia' alquanto precaria devo abiurare.

Intanto la foto da Pulitzer e National Geographic insieme...in formato da Oscar! XD


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