domenica, luglio 13, 2008

L'occhio si sofferma quell'istante di troppo, immobile mentre dentro scorre tutto e riavvolge il nastro. E li segue, passo su passo, immobili in mobile abbraccio lungo tutto una stanza, musica per parole non dette. E il film scorre all'indietro, su citta' e mari, su battiti unisoni.
Niente.
Troppo distante.
Troppo lontano per sentire.
L'ultimo lento. da 3 anni ormai.
Faccio seriamente fatica a ricordare, penso di aver saltato con troppa facilita' l'eta' dei Through the barricades. Che pero' sono quelli che vorrei adesso. Intimi di un bacio che non e' bacio e intensi di sesso che non e' sesso. L'occhio di bue puntato su due corpi che si stringono per non cadere dal disco di luce. Il caldo del respiro.
E la Vanoni che canta la piu' falsa delle promesse.

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