lunedì, agosto 20, 2007

Lezioni di vita quotidina


Ovvero come prendere moralmente schiaffi...

Allora la storia e' questa.
Torno a casa e un profumo d'oriente invade le narici. La sensazione e' la stessa di quando tornavo a casa da ragazzetto a cena e trovavo la cena fumante e mia madre che appariva dalla cucina sorridente...le memorie iniziano a balenare mentre l'odore scende dai polmoni e si fa cibo per la pancia.
La casa e' vuota, solo vari ingredienti in cucina per un pasto da consumare o consumato, ma comunque non per me.
Non ci vuole molto a capire chi a fatto cosa per chi.
Cosi come immaginare il piu' atipico dei quadretti familiare.
Ma chissa' perche' il quadro regge che io lo voglia o meno.
Storto ma regge.
In bilico ma regge.
Strange Guy and Pub Girl...Captain Crash and The Beauty Queen from Mars.
Sono loro non io.
Ad ogni modo chiudo gli occhi ed emergo dalla nebbiolina di sapori.

Lezione no.2
Se ti contatta un amico dopo 4 mesi che gli hai voltato le spalle, come ti senti?
Mantre pensi ad una risposta continuo.
Il Biondo su MSN.
E mi contatta lui.
E mi bastona come al solito per i miei errori su errori, il Grillo Parlante doveva avere una parrucca bionda...
Ma possibile che sia sempre io a sbagliare?
Si so che ha ragione.
E so che dovrei seguire i suoi consigli.
Ma se...
Forse...
No e' piu' forte di me, per quanto mi renda conto di quello che sto compromettendo.

ANYWAY

Vado via abbastanza incazzato... le bastonate non piacciono a nessuno.
Capelli cortissimi ora.
Ritorno a casa...

Lezione no.4 (mi domando quanto ancora abbia da imparare...ah quella di prima vale doppio)
La casa e' piena di voci giocose...2 voci che mi invitano a cena... io?
Ma io? E la vostra cena a due?
2 che insieme non parlano correttamente una lingua, dallo spessore dei un foglio di carta di riso mi invitano a cena.
Cucina lei, da una mano lui.
Io? Cazzeggio, fumo e penso a questo post.
Mio dio un pasto caldo, ma caldo perche' l'ha preparato qualcuno con amore (anche se non per me)
Ho le ossa spezzate, e non per il raffreddore - Dio benedica l'inventore della rinazina -

Ed eccomi qui accanto ad un telefono che non squilla e con una coscienza che non ha piu' voce.
Dove mi porta questa strada? Faccio ancora intempo a barattare la mia laurea per una coscienza?

Mi sento un bambino...un perenne bambino arroccato nella sua torre d'avorio dei suoi sogni.

Mensione d'onore:
foto allegata.

Buio

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