mercoledì, febbraio 27, 2008

Faust

Qualche giorno fa c'e' stata l'assegnazione degli Oscar, io oggi ho vinto il mio ( Oscar..dabagno )

Please to meet you, mr Devil !
Sisi, me lo sono ritrovato nel sogno di stanotte, con tanto di corna, nuvola pestilenziale solferina e piedi caprini, che fa molto ingresso teatrale. Infatti subito dopo aveva le sembianze di mr Clooney versione sfigatella...
Ma con ordine.

Vagavo per una citta' (araba?) case bianche basse, archi e volte a non finire e legno, tanto legno. L'odore della resina umida sulle dita.
C'era gente, c'era vita, e c'ero anche io.
Giravo sereno, come a casa.
Poi si blocca tutto.
Diventa grigio di pietra.
Persone di pietra.
Io solo mi muovo.
Ma e' questione di attimi e si palesa Lui, rosso, cornuto e abbastanza minaccioso.
I cliche' li rispetta tutti, compresa la risata diabolica, dopodiche' la trasformazione.
Ed e' qui che parte lo strano...
Cercava me, e mi cercava per una ragione precisa: ho fatto un patto con lui e ora e' arrivato il momento di saldare!
A parte che non ricordo di nessun patto ma soprattutto vuole una barca di soldi...soldi???
Ma non era l'anima?
Boh comunque si fa alquanto amichevole e inizia a spiegarmi un po' lui, il suo lavoro e i suoi perche' e io piu' faccia di culo che mai inizio a solleticargli l'ego.
Fino a che... e ricordo di essere stato veramente impressionato dalle sue capacita'... gli chiedo della mia vita, del mio futuro... e lui si rifiuta di dirmelo! Diniega rimandando alla volta successiva, saluta e sparisce in un muro! Ma porc..!
Cosi' inizia la mia giornata perche' chiaramente mi sveglio...

Ne ho parlato con JJ che di sogni e segni ne capisce piu' di me e la risposta e' stata pronta: pur conoscendo io stesso la risposta alle mie domande ho ancora bisogno di una guida.
Perentorio.
Una guida.
Sono un disabile della vita che ha bisogno del cane guida.
Non mi fa propriamente onore. Un cane guida e io vecchio pisciasotto con pannolone.

Si, qualcosa si e' rotto in questi giorni, qualcosa ha fatto crack, un ramo secco spezzato o un pilastro di vetro incrinato. Non so, ma ho sentito lo schianto.

Fuggire in Egitto non e' servito, anche le ombre hanno preso l'aereo.
Ah gia', sono stato a Sharm El Sheik la scorsa settimana... poi ho preso un aereo e sono andato a Luxor... poi ho preso un bus e sono andato a El Cairo e poi una barca e sono stato all'isola di Tiran...
No Alpitur ovviamente.
Con i viaggi organizzati bevendo tea e fumando hashish con gli egiziani, tra un felafel e l'altro, mentre vagavo di notte su di un taxi fumando una Cleopatra.
Niente da perdere.

E ci ho guadagnato due carezze.
K.
E la sua vita al limite, tesa corda di violino delle sue labbra.
Ma dolce. Come un baclava.
Con parole e gesti da ragazzetta di quando ero ragazzetto anche io.
Cosa non ho fatto per strapparle un sorriso. E sono pronto a rifarlo!

Ma mentre scrivo lei scivola via, l'abbraccio che tiene insieme i miei pezzi no. Quanto durera'?
Ed eccomi ancora qui, con un qui che e' cambiato ancora. Non abbastanza eppure troppo.
Troppe scoperte.
Una su tutte: l'ingannato inganna l'ingannatore (si, TU)
Stupido ancora a pensare di essere speciale io, ma il vaso di Pandora l'avevi gia' aperto e io passavo di li' per caso.
Questo non significa che non ci sia interesse, significa solo un po' meno.

L'apoteosi questa sera.
Andare al cinema ed entrare prima di due vecchine.
Andare al cinema e scoprire che tutti hanno la tessera per pagare meno tranne te.
Andare al cinema e scoprire che le due vecchine ne hanno una in piu'.
Andare al cinema e domandarsi quanto si possa osare.
Andare al cinema e pagare meno perche' hai chiesto in fronte alla cassiera la tessera alle vecchine.
Tornare a casa e scoprire che la tessera era scaduta.

Qualcuno nel cinema diceva che Lucy dai capelli dorati fa parte del passato...parlava a me?

A volte mi sembra il mondo mi parli, Pekish che sentiva le orchestre; mi rendo conto che non e' normale, temo che il crack sia nella mia testa.
Ma e' cosi' meraviglioso quello che vedo, cosi' meraviglioso. Non lo scrivo mai abbastanza. Meraviglioso.
Vedo il mondo, vedo le persone le case e mi sembra di vivere in un fumetto e/o in un film.
Mi sembra di aver realizzato quello che volevo da piccolo, un mondo fatto di immagini sciolte e di pezzi che non si combinano. Mi guardo e vedo che ho quello che volevo da piccolo. Vedo me con la cabrio, mangiare gli spaghetti precotti nel cartone e correre tra le Piramidi, e nella testa la musichetta di Lupin.
Ah e per inciso, oggi ho chiamato la mia Margot.

E poi viaggi in Grecia con la moto appena diciottenne senza avere casa, una vita a Parigi e tanto tanto altro, e altri sogni ancora nel cassetto ( da qualche parte c'e' un brevetto per pilota di biplani che mi aspetta)
Devo solo aprire il cassetto, prima dell'ultimo crack.

Cade la pioggia fine sulla mia ultima sigaretta, ultima per questa giornata.
Cade la pioggia soffice. La sigaretta sfrigola e brilla. Il tabacco prende il gusto del cielo mentre una nebbiolina odorosa si alza per avvolgere i pini superstiti di Natale.
Cade la pioggia sulle mie mani.

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