domenica, settembre 14, 2008

Un giorno perfetto

Ho dovuto dare 9 versioni differenti del perche'. Tenendomi per me, stretta stretta quella vera.
Stretta nei lacci nel tandem, stretta l'aria stretta nei polmoni e i battiti sincronizzati.
Che era cio' che cercavo.
Sentirsi perdere in un salto nel vuoto. Solo il proprio respiro nella testa. Affannoso. Lo stomaco attorcigliato . Aria che manca e che taglia.

Testa tra le nuvole e re del mondo. E perdermi guardando e di riflesso guardare dentro. Quel brivido. Quel brivido che capita quando ci si incontra se si e' fortunati. Quel brivido che finisce quando tutto rallenta. Quel brivido.
E l'ho trovato.
Quando stringi una nuvola.
Quando guardi giu' e c'e' qualcosa di strano nel precipitare da 4000 metri e galleggi, quando nuoti nel cielo vorresti fermare tutto e andare avanti veloce e rimanere li' a vedere come va a finire. Anche se la fine la sai gia'.
Innamorasi senza essere innamorato [Io & Me 4ooo metri sopra il cielo].
Ma era quello. Un passo in piu' per non pensare che sia tutto perso. Un passo in piu' per dissetarsi dall'arsura. Che non passa mai. Che secca labbra e lingua.

E poi tutto si incastra. Tremendamente gli spigoli coincidono. Svegliarsi in tempo per il cinema. L'ultimo spettacolo. E tra i due film scegliere quello con la sala deserta. E il promo di Baricco. E Mastrandrea. E il colpo di pistola.
Bang.


Una piccola bugia.
Non e' perfetto. Ma e' stato quello che volevo. Il che non e' male.

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