giovedì, novembre 15, 2007

Se una notte, un giorno...

Premessa il titolo non c'entra molto, ma mi piaceva come incipit.

I pensieri si accumulano e corrono avanti e indietro lungo il filo del tempo.
C'e' da dire che questo post e' iniziato piu' di un mese fa, poi chiaramente sospeso e ripreso, come una coperta cucita a mano, vecchia ancora prima di essere finita.
E come una coperta cerca di coprire tutto, ma c'e' sempre qualche piede che rimane fuori!
Non che sia l'argomento principale, ma e' una sorta di giustificazione per le dimenticanze che seguiranno, perche' in fondo se non mi perdono io chi lo fara'?

I mesi passano e corrono via come granelli in una clessidra.

9 mesi

Volati.

Aprono gli occhi su cose e su persone, ma soprattutto su di se. Ti travolgono come un torrente e quando ti riprendi non sai con esattezza cosa ti sia successo, ma la sensazione di montagne russe resta.

Eppure voglio vederci chiaro o forse no, forse mi accontento di sorridere alla vita o meglio di ridere alla vita come ho sempre fatto. Sorridere a quello che verra' domani, senza pormi troppe domande. Zhao Cai Mao mi guarda sornione.
Ha ragione.
A che serve preoccuparsi?
A che serve incaponirsi su una strada troppo stretta o che ci porta nella direzione opposta?

Piu' fiducia, si piu' fiducia.
Ma non nel futuro.
Piu' fiducia nelle mie capacita'.
Sono io che sogno e il mio di sogno deve essere bellissimo, ma per me.
Tanti ostacoli, ce ne sono ogni giorno, ormai non li conto piu'. Sara' l'esperienza, sara' il fancazzismo. Ma ormai non c'e' piu' quela sensazione di allarme perenne. Nessuna sirena rossa lampeggiante.
Solo un gatto che si lava il muso.
Dicono che lo facciano principalmente per alleviare la tensione indotta dai sensi.
E io mi lecco muso e ferite, ma ormai gia' non sanguinano piu'.



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