Devo ammette che guardare la luna, tipo sorriso con denti gialli, spostarsi attraverso le foglie della pianta, tra me sul divano rosso e la finestra, quella del balcone con tavolino e sedie di vimini intrecciato e acciaio, e' straniante. Chiudere un occhio e poi l'altro per vederla acquattarsi dietro gli steli delle foglie come se giocasse a nascondino, tradita dalla luce diffusa. Non pensavo si muovesse cosi' rapidamente, e non pensavo di non avere un cazzo da fare cosi' a lungo.
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